Nei momenti di difficoltà, scopriamo le nostre risorse interiori

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L’essere umano è proprio nei momenti di difficoltà che scopre le sue risorse interiori.

Essere una mamma penso sia la professione più impegnativa e, allo stesso tempo, la più bella.  Con il nostro bisogno di protezione verso i figli, priviamo loro del privilegio di scoprire le loro risorse interiori.  Così facendo abbassiamo la loro autostima e sicurezza non permettendo loro di  sviluppare coraggio e determinazione, qualità indispensabili per avere successo.

Con le nostre ripetute dimostrazioni d’aiuto e la voglia di risolvere ogni loro problema , il messaggio che trasmettiamo è: “ Ti aiuto perché penso che tu da solo non ci riesca”, ma verbalmente  diciamo : “Ho piena fiducia in te, so che hai tantissime qualità”, due messaggi completamente opposti che non trasmettendo congruenza e creano confusione.
Qual è secondo te quello che lui o lei prenderà per buono?
Bene, purtroppo:“ Ti aiuto perché penso che tu da solo non ci riesca”
Adesso, ti racconto una storia? Sono state proprio alcune storie reali , sentite durante i corsi che ho frequentate e quelle che ho letto nei libri, che mi hanno aiutato a cambiare e migliorare il rapporto con mia figlia. Questa l’ho letta nel libro ” Come vivere in positivo”

“Un direttore di zona di una nota compagnia d’assicurazione, sosteneva che gli agenti rendevano di più nell’ambiente stimolante delle filiali principali che non in quelle minori. A supporto della sua tesi, il dirigente aveva disposto che i suoi sei agenti migliori lavorassero con il suo più valido vicedirettore.

Ecco le sue conclusioni “Poco dopo la selezione del gruppo scelto, glia altri dipendenti dell’agenzia cominciarono a designarlo come “ superstaff”, dato il notevole spirito di corpo che dimostrava, operando in modo eccellente come unità. La produttività dei sei, nelle prime dodici settimane, superò di gran lunga le nostre più ottimistiche attese…”
Perché? Facile. I venditori, sapendo, di essere considerati un “superstaff”, credevano di essere il top e ce la mettevano tutta per mantenersi alla altezza di quell’immagine. In certo qual modo, dimostravano vera la teoria della “profezia che si autorealizza”, secondo la quale gli individui(giovani e adulti) tendono a divenire ciò che ci si aspetta da loro.

Nella stessa azienda, nello stesso ufficio, c’era anche un gruppo di agenti considerati “ medi”. In condizioni normali, avrebbero potuto continuare a realizzare un numero medio di vendite. Ma una dinamica vicedirettrice credeva che lei e i suoi agenti fossero altrettanto capaci del superstaff. Raccogliendo la sfida, gli agenti ” medi”, convinti di poterlo fare, aumentarono le vendite di un percentuale addirittura superiore all’incremento fatto registrare del superstaff. La manager, insomma, credendo nei suoi dipendenti, aveva fatto si che realizzassero la sua profezia.
Ecco cosa succede a chi crede!!!
Scegliete voi a cosa credere. Ricordati: Gli agenti cosiddetti “medi” non avrebbero mai aumentato il fatturato se avessero continuato a ritenersi “medi”

Questo è il compito di noi mamme leader,  credere nei nostri figli al punto di lasciarli vivere le loro esperienze , dando loro la massima fiducia ed incoraggiamento. Ci vieni automatico voler evitare che soffrano per  gli sbagli che possono commettere  nella vita, soprattutto perché tante volte riviviamo i nostri stessi sbagli, ricordandoci da questi solo il dolore che ci hanno causato, e dimenticato la cosa più importante: “ Quanta forza e quante risorse abbiamo scoperto di avere in quei momenti di difficoltà”?

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