La paura il peggior nemico delle decisioni

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La vita della donna negli ultimi decenni è cambiata tantissimo, oggi non si dedica più solamente alla famiglia, ad allevare i figli, ma ha una posizione sempre più significativa nel mondo del lavoro, assumendosi così ancora più responsabilità, della quale ne derivano fonti di soddisfazione, ma anche di stress. Cerca quotidianamente come un giocoliere  di tenere in equilibrio tutti questi ruoli, dedicandosi a tutti con molto impegno e dedizione, rinunciando spesso a il tempo che dedica a se stessa.  Si sono venuti a creare dei conflitti fra vecchie convinzioni, valori e meccanismi mentali profondamente radicati nelle donne. Insieme a questi nuovi ruoli sono arrivati anche tantissime scelte o decisioni da fare ogni giorno, come donne ma anche come mamme, e libere professioniste.

Contrariamente a ciò che si può immaginare le donne di oggi sono meno felici di quelle di qualche anno fa, questo è un dato che veramente mi ha lascito sorpresa, quindi abbiamo più opportunità e diritti e siamo meno felice. Penso che uno dei motivi sia quello delle tantissime aspettative che hanno su di noi gli altri e quelle che sopratutto abbiamo noi verso noi stesse, ma queste aspettative di risultati le abbiamo per noi o per quello che vogliamo che gli altri pensino di noi? Quanto la corsa ai risultati ci allontana da chi siamo noi veramente e di ciò che vogliamo dal profondo del nostro cuore?

Una delle sfide della donna di oggi è quella di dover prendere molte più decisioni di quelle che prendeva prima, e non solo anche il fatto di voler la certezza che è la decisione giusta da prendere, ma c’è una decisione giusta e una sbagliata ?

Decidermi di separarmi è stata una delle decisioni più difficili che ho affrontato nella mia vita, oggi dopo vent’anni penso a tutto quasi con tenerezza e con un sorriso, ma allora mettere in atto la mia decisione fu fonte di tanto sconforto, ansia e incertezza. Ma come ho fatto a decidere? Cosa ha fatto che il mio cervello facessi clic?  A volte capita di vedere delle situazioni impossibili da risolvere e  da affrontare  e poi tutto di un fiato si fa più chiaro e possibile,  la chiarezza ci può arrivare  da un film, da un libro, dalle parole ascoltate sulla radio oppure da sentir parlare chi ci sta vicino.

Per me una grande spinta di consapevolezza mi è arrivata dal film  I ponti di Madison County interpretato da Clint Eastwood e Meryl Streep, tratto dall’omonimo romanzo di Robert James Waller, una meravigliosa storia d’amore nella quale su tante cose mi sono sentita identificata. Questo ha scaturito  una valanga di domande, su di me, i miei sentimenti ma sopratutto sul mio futuro, forse pensandoci bene ha risposto a tante delle domande che erano anni che mi facevo. Ma non mi basto questo ho avuto bisogno di più tempo, la verità ero terrorizzata dall’ignoto, c’è l’avrei fatta da sola ad andare avanti con una figlia cosi piccola?

La domenica successiva, ero in macchina con mio marito e mia figlia di 4 anni, guardavo  fuori dal finestrino ed una immagine mi passo velocemente per la mia testa, ogni domenica per il resto della mia vita insieme ad un uomo che non amavo più, e con il quale no condividevo già più niente, così in silenzio ho detto BASTA... quel giorno capi che la vita era molto di più, ed io volevo quel di più e mi senti finalmente libera!! 
Forse anche tu sei in un momento della vita dove ti stai facendo tante domande o vuoi prendere delle decisioni importanti e non sai cosa fare, oppure nella tua mente hai deciso, ma ti senti bloccata dalla paura e non riesci ad attuare quella decisione. Cambiare lavoro, separarsi, comprare una macchina, avere un figlio, sono tutte decisioni che possono cambiare la tua vita e portarti a conoscere le tue infinite potenzialità e risorse, ma solo se le metterei in atto protrai scoprirle.

Alcuni degli ostacoli che influenzano le nostre scelte, le non scelte o il cambiamento sono i nostri valori e le nostre convinzioni, e le emozioni, ma per decidere il cervello prende segnali anche dal nostro corpo che senza che ce’ ne accorgiamo manda dei segnali al nostro cervello di quello che sta succedendo. Hai mai provato di andare a fare la spessa quando hai fame ? Cosa compri, quanto compri? quanto cambia il tuo modo di decidere riguardo al cibo? per non dire quando sei in pre-ciclo, io mi sono vietata di entrare in un supermercato in  quei giorni.

Abbiamo anche delle strategie decisionali, cioè seguiamo dei passi prima di fare una scelta qualsiasi, da comprare un paio di scarpe a separarci. Facciamo determinate tipi di pensiero o creiamo delle immagini, pensa a quando hai deciso di cambiare macchina cosa hai fatto, da dove hai iniziato, e quando hai deciso di sposarti? Decidere e fare delle scelte è  una questione di abitudini, allora bisogna allenarsi quotidianamente a fare delle scelte.

Uno degli errori che si commette quando si vuole scegliere è quello di considerare solo due opzioni, in questo diventa un dilemma, ampliare la gamma di opzioni ci può aiutare ad andare oltre il problema. Secondo wikipedia la scelta è:

“un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, e talora più di una, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione”

Per prendere delle decisioni ci vuole oltre al coraggio e la chiarezza, un obiettivo preciso e un piano strategico appropriato per portarla avanti.

Ma come si fa a prendere delle buone decisioni?
Il trucco sta nel riuscire a regolare la quantità di informazioni che prendi in considerazione tenendo conto del tipo di decisione che devi prendere, così da non raccogliere troppe informazioni o troppo poche: vano raccolte giusto quelle sufficienti a prendere una buona decisione. E poi bisogna imparare a fidarsi dei propri processi inconsci, di dare ascolto a quella vocina interiore, che solitamente l’ego non vuole ascoltare. Tutte noi distinguiamo soggettivamente le buone decisioni da quelle cattive e lo facciamo mettendole in posti diversi della nostra mente. La maggior parte delle persone sa qual è la cosa giusta da fare solo che non lo fa. Per prendere una buona decisione occorre che tu impari a pensare alle cose immaginandoti l’effetto e alle conseguenze con un certo grado di dettaglio, ma comunque anche cosi non puoi essere certa di ciò che succederà.

Uno degli sbagli che ho commesso quando mi sono separata è stato quello di non aver avuto degli obiettivi ben definiti, per me e per mia figlia, così ho passato momenti economici molto difficili, ho dovuto organizzare da capo tutta la mia vita, mia figlia, il lavoro, e me, ho fatto anche due lavori insieme, e a volte anche tre, sabato e domenica facevo la cameriera per battesimi o comunioni.
Sapere di essere liberà, però mi dava la forza che mi occorreva per andare avanti, sono stati anni impegnativi, ma hanno forgiato il mio carattere.

Ho scoperto così che non basta decidere, bisogna AGIRE!!!!!”

Come vivono le donne la separazione?

Una delle caratteristiche femminili e quella di creare relazioni, questo gli fa vivere la separazione in un modo diverso da come la vivono gli uomini, si creano dei cortocircuiti interni.

Tante donne mi scrivono dicendo di non essere più innamorate ma quando gli faccio domande tipo:

  • Cosa significa l’amore per te?
  • Cosa deve fare il tuo partner affinché tu ti senta amata?
  • Cosa provi quando ami?
  • Cosa deve accadere dentro di te cosa devi vedere cosa devi sentire cosa devi ascoltare?
  • Dipende da te o dagli altri?

bene a tante di queste domande non trovano risposta. Ancorarsi al passato e fare quotidianamente paragoni mentali ai ricordi di come ci sentivamo ed eravamo quindici o vent’anni fa, quando ci siamo innamorati non è realistico e ci fa allontanare sempre di più di avere relazioni felici. Un po’ come quella immagine mentale che i media ci aiutano a creare riguardo il fisico ideale e che ogni volta che ci guardiamo allo specchio, vediamo tutto ciò che vorremmo cambiare, invece di vedere tutto ciò di speciale e unico  che abbiamo. I nostri bisogni, i modi di vedere le cose, le convinzioni e i valori che avevamo a vent’anni probabilmente sono cambiati radicalmente.

“In una donna la capacità di dare e ricevere amore all’interno di un rapporto riflette generalmente il suo modo di percepirsi. Quando non è soddisfatta di se stessa, è anche incapace di mostrare accettazione e apprezzamento nei confronti del partner”
John Gray

Spero questo mio articolo ti possa aiutare ad essere libera di essere chi sei TU veramente!

Crea insieme a me un mondo dove le donne riscoprono la loro forza e il loro potere femminile, condividi l’articolo con le tue amiche o con chi pensi possa essere utile, UNIAMOCI e COSTRUIAMO una grande rete di donne First Love Yourself

Sei in un momento di cambiamento e non sai quale scelta fare, quale libro leggere o vuoi solo essere ascoltata? Scrivimi in privato a info@carinafisicaro.com raccontami la tua storia, sarò felice di leggerti e se ti occorre darti degli input o degli strumenti per fare il tuo primo passo verso TE STESSA
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