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Oggi l’ intervista First Love Yourself ha un vestito nuovo, questa volta è solo scritta. Perché?
Prima, per fare qualche cosa di nuovo, poi perché Eva sta realizzando un trasloco e per ora non ha la connessione internet.
Chi è Aida Vittoria Eltanin (E.v.a)
Classe 1972, vegetariana dal 1995, Aida è l’autrice dei libri “La Dieta di Eva“, “La Salute di Eva” e “Le tentazioni di Eva”, l’ultimo libro è >>In Frutta Veritas: Perchè pranzare con la frutta e liberare il nostro istinto atavico << del sito Vegan in Italy e del sito per insegnanti Ignoranza Bestiale. ( Clicca sul titolo di ogni libro per comprarlo adesso)
Laureata in Lingue e Letterature straniere col massimo dei voti, è stata presidente e volontaria di un’associazione informazioni donne, e ha conseguito un Certificato post-laurea in Women’s Health (Salute delle Donne), organizzato dal Key Center for Women’s Health in Society (ora CWHGS) presso l’ Università di Melbourne, in Australia.
Queste ed altre esperienze e collaborazioni, come quella con l’autrice americana Leonore Tiefer, l’hanno aiutata a vedere la crescente medicalizzazione della salute femminile, e ad applicare una lente di genere anche nel campo dell’ alimentazione, portandola ad approfondire il ruolo di vari fattori sociali sulle nostre scelte a tavola.
L’obiettivo di Eva è aiutare sempre più donne e uomini a scegliere un’alimentazione senza cibi animali (vegana), sia fornendo un aiuto pratico attraverso ricette, lezioni e gruppi di supporto, sia collaborando con varie figure del mondo vegano al fine di fornire informazioni, promuovere un dibattito sociale e
rimuovere quegli ostacoli e miti che allontano molte persone dal provare i tanti benefici di una dieta a base vegetale.
Ma cosa significa essere vegani?
Ecco la definizione fornita su Wikipedia:
“Non è solo una scelta alimentare, è una filosofia di vita basata sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, che si manifesta nella scelta di un’alimentazione che esclude qualunque prodotto di origine animale sino ad arrivare alle scelte nell’abbigliamento.
Il termine veganismo deriva dall’inglese vegan, neologismo ideato nel 1944 da Donald Watson come contrazione di vegetarian. Già dagli inizi del 1900 l’etica del consumo di prodotti lattiero-caseari era stata oggetto di forti dibattiti all’interno del movimento vegetariano. Nel 1944 Watson ed Elsie Shrigley, membri della Vegetarian Society, pensarono che fosse necessario formare un coordinamento di “vegetariani non consumatori di latticini”, nonostante l’opposizione di eminenti vegetariani che rifiutavano l’idea di un vegetarianismo completamente privo di prodotti animali. Nello stesso anno nacque la Vegan Society, di cui Watson fu eletto presidente.
Scopo del veganismo è invece quello di non partecipare allo sfruttamento e all’uccisione sistematica, intenzionale e non necessaria degli animali, evitando il sostegno ad attività quali l’allevamento degli animali per l’alimentazione umana, la sperimentazione sugli animali, la caccia e così via.”
L’intervista ad Aida:
Qual è il perché del tuo sogno, progetto, obiettivo?
- Scrivere libri con l’obiettivo di salvare il maggior numero di animali d’allevamento possibile.
- Semplificare la vita a chi è già vegano e a chi sta cercando di diventarlo.
- Informare e sfatare i miti riguardanti l’alimentazione a base vegetale.
Una delle cose più importanti quando stai per intraprendere un viaggio verso i tuoi sogni è il perché vuoi realizzare il tuo obiettivo, quali sono le ragioni. Non come, ma PERCHE fai ciò che fai!
In questo, Eva ha un forte e bellissimo perché. Sono i perché che ti alzano quando sei a terra, che ti portano avanti, ti sollevano, ti danno la grinta che serve per raggiungere i tuoi sogni.
Un’altra domanda importante: Cosa sei disposta a dare in cambio? La vita ti chiede sempre qualcosa. Sentirsi parte di un progetto più grande; questo è un punto ricorrente nelle donne che incontro.
Ci sono difficoltà che, come donna, hai incontrato per inseguire i tuoi sogni?
Ho incontrato difficoltà principalmente economiche e poi legate alla mancanza di coraggio e di fiducia.
Seguire i sogni spesso costa denaro e richiede una forte dose di sicurezza che tutto andrà bene e che saremo abbastanza brave/esperte per fare quello che desideriamo. Io avevo poco della prima cosa – la disponibilità economica (per realizzare i miei sogni ho lasciato il lavoro per vari anni, rimanendo senza stipendio) e non troppo della seconda – coraggio e fiducia in me stessa. Avevo però tre doni che hanno bilanciato queste carenze…
Quello che ostacola quasi tutti, da dove siamo a dove vogliamo essere, è la paura e la mancanza di fiducia sia in noi stessi sia nel nostro obiettivo.
Come hai superato le difficoltà? Quali sono state le qualità che ti hanno aiutata?
- Passione per il progetto (la causa vegana e gli animali) e anche per le modalità che avevo scelto per attuarlo (la scrittura). Queste passioni erano (e sono) enormi.
- Sapevo che grazie ad esse avrei lavorato senza sosta, supportato ristrettezze economiche e disagi fisici, che avrei avuto l’energia psicologica di tenere botta davanti ad eventuali ostacoli e trovato lo stimolo per non mollare la spugna e dedicarmi al progetto al 110%.
- La condivisione del mio progetto con la famiglia, e sapere di avere una rete di salvataggio.
- A livello economico mi ha rasserenato sapere che ci sarebbe stata una mano tesa in caso di bisogno, o delle riserve da parte per le emergenze.
- Per il resto, ho rinunciato a tutto quello che non fosse essenziale, anche perché mi bastava poter lavorare al mio progetto. Non mi serviva altro, oltre al mangiare! Ho stretto la cinghia 🙂
- Fede in qualcosa di più grande di me.
- Nello scrivere i miei libri mi sono sentita parte di un disegno, come se tutto quello che facevo fosse già scritto da qualche parte.
- Ad ogni libro la sensazione è stata sempre più forte.
- Le coincidenze si facevano ogni volta più impressionanti, e io le seguivo, fiduciosa, e continuavo a chiedere che ne “apparissero” altre.
- Mi sono fatta “strumento”.
- Mi sono lasciata molto guidare. Questo lasciarmi andare e il sentirmi solo “un’operatrice” e non l’artefice finale ha tolto molta pressione dal “risultato”. Ho potuto concentrarmi appieno sul presente, senza grossa paura di sbagliare o fallire, dando il meglio che potevo, facendo il 100% di quello che amavo, godendomi ogni minuto del processo 🙂
Hai avuto un mentore, un maestro, una guida al quale ti sei rivolta oppure cui ti sei ispirata per poter affrontare le difficoltà e perseguire i tuoi sogni?
Direi proprio di sì. Non uno, ma trino. Un “guru” nel mondo animale, uno nel mondo umano e uno nel mondo delle figure mitologiche o fittizie.Sono stati un gatto nero e poi un cane nero a darmi il “LA” per buttarmi a seguire il mio sogno.
La purezza del loro amore ed il dolore per la loro perdita ha smosso in me qualcosa di profondo che credo mi abbia portata ad agire ad un livello molto più “pulito”. L’obiettivo non era il successo, il fare soldi, il diventare famosa ecc., era fare qualcosa di cui potessero essere fieri anche loro, e che avrebbe aiutato anche tanti dei loro simili…
Credo che potrebbe essere altrettanto potente fare qualcosa avendo come “guru” l’amore per un bambino. Il mio guru umano è stato il mio migliore amico, ma anche il mio compagno. Persone molto sagge e che credono molto in me, mi hanno stimolato a spingermi oltre, quando le paure mi fermavano troppo, ma anche a fare un passo indietro, quando non mi rendevo conto dei miei limiti. Credo sia utile circondarsi da persone di questo tipo.
“Guru” è colui che ti porta dalle tenebre alla luce; un amico che crede in te fa esattamente questo, quando più serve 🙂 Eva
Il terzo guru sono state alcuni personaggi femminili, a partire da Eva, la prima donna dell’Eden, fino a personaggi di cartoni animati come Candy Candy ed Anna dai capelli rossi. Sembra banale, ma questi personaggi mi hanno aiutata a ricordare chi volevo diventare da bambina. Anche loro mi hanno ridato purezza e mi hanno ricordato quanto fosse forte e pulita la mia passione, fin da bambina, sia per gli animali che per la frutta, che per la scrittura e per i diritti delle donne.
Poi ho unito tutto insieme 🙂
Come hai fatto a trovare l’equilibrio tra lavoro, famiglia e te stessa?
Molto semplice: non l’ho trovato! Per circa tre o quattro anni ho spiegato a tutti i miei familiari, amici e compagno (non ho bambini) che la priorità sarebbe andata agli animali, che tutto il mio tempo libero sarebbe stato dedicato a loro e che per qualche anno avrei trascurato un po’ tutti (e tutto!) Ovviamente avrebbero potuto contare su di me per emergenze o altro, ma dato che erano tutti in salute e con una propria vita piena e indipendente, hanno capito che, in confronto alle terribili condizioni in cui si trovano gli animali d’allevamento, non c’era paragone: gli animali avevano molto più bisogno di tutte le mie energie di loro. Credo sarebbe stato più difficile se avessi avuto figli, ovviamente… Per fortuna il mio compagno è vegano come me, credeva nei miei sogni ed è autonomo.
Per una donna che vuole seguire i propri sogni, credo sia imprescindibile trovare un compagno che capisca da SUBITO l’importanza di tenere accesa la fiamma della passione nei suoi occhi e nel suo cuore, e quindi di lasciare la propria compagna libera di seguire la sua creatività, per evitare di ritrovarsi vicino una donna depressa, repressa, scontenta, ecc.
La cosa positiva è che il poco tempo libero che ho dedicato a me stessa o alla famiglia, è diventato “di qualità”, quindi poco ma intenso. Ecco cosa intendo quando parlo di armonia dei ruoli, perdere l’equilibrio come ha fatto Eva ritrovando e creando un’armonia che fossi in sintonia con il suo essere.
Mi è piaciuta la sincerità con la quale Eva mi ha raccontato il suo viaggio, fatto anche di dure salite, durante il quale talvolta non è riuscita a trovare un equilibrio. A modo suo, ha fatto sapere a chi le stava vicino che era così. Durante il suo percorso, Eva ha imparato a donare tempo di qualità a chi le stava vicino. Ecco il messaggio che l’universo aveva per Eva.
Hai dovuto delegare qualcosa a qualcuno per poter realizzare i tuoi sogni?
Sì. L’arte del delegare è importantissima! Più importante ancora è l’arte del TAGLIARE ! Personalmente ho dovuto lasciare una piccola associazione che avevo creato e chiudere un altro sito e forum che gestivo da anni. Mi è costato, ma non avrei mai potuto avere abbastanza energia per tutto. Credo sia importante avere ben chiare le proprie priorità e avere la forza di tagliare dove serve.
Eva ritiene che delegare sia importante, ma che sia ancora più importante fare una selezione delle cose alle quali dedicare il proprio tempo, identificando quali siano le priorità.
vorrei vedere una società dove le donne fossero stimolate fin da giovani a scoprire “la loro chiamata”, e ad avere il coraggio di seguire i propri sogni prima che sia tardi…
Eva
Condivido questo suo desiderio; questo è proprio uno dei motivi perché faccio questo lavoro e ho deciso di fare queste interviste.
Hai dovuto fare delle rinunce ?
Quasi esclusivamente economiche e di vita sociale. Ho rinunciato agli agi, allo stipendio fisso e sicuro, alla televisione, alle vacanze estive e invernali, al comprarmi vestiti e scarpe, allo svago, al cinema, alle cene con gli amici, al tè con le amiche, al “dolce far niente” ed al dormire 8 ore per notte! Non mi è pesato NIENTE: volevo solo lavorare, lavorare, lavorare al mio progetto.
I momenti di svago e di vita sociale per anni sono stati una vera tortura: volevo solo tornare a casa per finire di lavorare.
Tu, In questo momento, a cosa pensi di star rinunciando, che invece ti sta permettendo di realizzare il tuo sogno?
Quali pensi siano i condizionamenti e le convinzioni che ti hanno ostacolato e quali quelle che ti hanno dato la spinta, anche nei momenti dove hai pensato magari di mollare?
CONDIZIONAMENTO NEGATIVO: L’idea di non dover lasciare “la sicurezza”. L’illusione che “la sicurezza” esista…e quindi che sia una follia lasciare “la strada certa per la incerta”. Non esiste alcuna “sicurezza” o strada al 100% sicura. Una volta capito questo, mi è diventato più facile tagliare vari ponti e buttarmi. L’altro condizionamento negativissimo è curarsi del pensiero critico della gente che non ci conosce, e stare alla larga dal gossip. Ho imparato a fatica a curarmi solo di quello di chi mi conosce bene e mi ama.
CONVINZIONE POSITIVA: Che questa vita è solo una di tante, che oltre al corpo c’è lo spirito, e che il giudizio umano è solo uno dei giudizi con cui veniamo giudicati e non è il più importante. C’è di più… Se lo capiamo possiamo essere meno attaccati al risultato delle nostre azioni terrene e puntare più in alto, anche se rischiamo qualcosa qui sulla terra…
Se dovessi dare un consiglio a tutte quelle donne che oggi vogliono fare un primo passo per intraprendere un sogno, un obiettivo, donne che vogliono ripartire da cominciare a studiare, a diventare mamme, o aprire una attività o cambiare lavoro, cosa diresti?
Pensate a quando eravate bambine o molto piccole. Pensate a cosa facevate per ore senza stufarvi/stancarvi mai. Cosa vi assorbiva completamente. Cosa vi faceva sognare e sentire bene. Chi erano le vostre eroine (da libri, fumetti, cartoni o parenti ed amiche). Cosa vi rendeva felici. Ripartite da lì. Appena sentite qualcosa che vi smuove, seguitelo e chiedete che vi arrivino sogni/immagini/coincidenze/visioni/aiuti.
Poi trovate il coraggio di seguire la luce e buttarvi, solo se vi fa sentire bene. Buttarsi piene di paure non lo consiglio! Buttarsi con entusiasmo invece sì!
Se invece non ricordate nulla, provate a guardare nella vita a tutte le esperienze che avete fatto e vedete se c’è un filo conduttore che le accomuna o che le rende tutte utili, come in un patchwork che vi fa vedere cosa potrebbe venir fuori dalla loro unione… Avete fatto un percorso unico, ma potrebbe aiutare molte altre persone, chi lo sa. Oppure portarvi chissà dove ancora, per trovare l’ultimo pezzetto che vi serve per poi partire.
Ultimo consiglio: non posso che suggerirvi di mangiare tanta frutta fresca, ed eliminare i cibi animali. Non solo per una questione etica, ma perché mangiare animali torturati ed uccisi ancora cuccioli non può di certo portare vibrazioni positive dentro il nostro cuore e la nostra mente.
Per pensare in modo lucido e positivo, serve anche una buona dieta Mente sana in corpo sano 🙂 inoltre, mangiare alcuni pasti di frutta fa risparmiare un sacco di tempo, che possiamo dedicare ai nostri progetti!!
Clicca qui per scaricare una delle ricette di Aida
Spunti di riflessione
1. Pensa a quando eri bambina o molto piccola: cosa facevi per ore senza stufarti/stancarti mai?
2. Scopri i tuoi talenti
3. Riapri il cassetto dei sogni, prendili e decidi quali riprendere e realizzare e quale lasciare ancora lì
4. Trova un forte PERCHE’. Riparti da lì.
5. Utilizza la paura come alleata, per creare una strategia
6. Guarda nella vita tutte le esperienze che hai fatto e vedi se c’è un filo conduttore che le accomuna tutte o che le rende tutte utili, come in un patchwork che vi fa vedere cosa potrebbe venir fuori dall’unione di tutte loro…
Se questa intervista ti è piaciuta, assicurati di condividerla con tutte le persone a te care. Mi farebbe molto piacere anche sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto.
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