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Lo scorso mese sono stata a casa mia in Argentina, un viaggio che da tempo pianificavo ma per impegni di lavoro non riuscivo a realizzare sono rimasta li per ben 22 giorni, nei quali ho passato dei bellissimi momenti con mia nonna che ha già 85 anni, con miei cugini e zii, ho rincontrato compagne da scuola che erano 34 anno che non vedevo, tutto questo mi ha servito molto per riflettere, pianificare, e per ascoltare il mio cuore.
Il vero viaggio è quello dentro di noi.
Il mondo intero sta vivendo un cambiamento di proporzioni gigantesche, milioni di persone si sono lasciate prendere dalla preoccupazione, dal dubbio, dall’indecisione e dalla paura, così come è successo un tempo anche a me.
Ho letto centinaia di libri e frequentato altrettanti corsi, ho conseguito certificati e superato esami, ma solo quando ho avuto l’opportunità di mettere in pratica le parole che scorrevano davanti ai miei occhi che quasi senza rendermene conto la vita mi ha davvero insegnato.
“Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l’intuizione, non attraverso l’intelletto. L’intelletto è limitato”
Tiziano Terziani
Il vivere quotidiano mi ha dato l’occasione per sperimentare quello che per anni avevo studiato, ho dovuto sviluppare e allenare il coraggio, la disciplina, la costanza, ho imparato a guardare all’insuccesso e alla sconfitta come a delle esperienze temporanee,ho utilizzato la paura a mio favore e me ne sono servita per superare i miei ostacoli.
Ti è mai capitato di sentirti bloccata e di non riuscire a fare delle scelte solo per paura?
“ La paura è lo strumento di un
diavolo fabbricato dall’uomo.
La fiducia in se stessi è l’arma
fabbricata dall’uomo che sconfigge
questo diavolo e lo strumento messo
a punto dall’uomo per costruirsi una
vita di successo.
Ma è anche più di questo.
È un mezzo di collegamento con le
forze irresistibili dell’universo che
appoggiano chi vede nell’insuccesso
È nella sconfitta semplicemente delle
Esperienze temporanee”.
Napoleonn Hill
Passiamo la maggior parte della vita impegnandoci nel FARE, invece che impegnarci nell’ESSERE.
Poi un giorno arrivi al finale del tuo cammino, della tua storia e affiorano a te ricordi, volti, nomi, luoghi, emozioni e solo li farai il resoconto del tuo percorso di vita e sarà lì che sceglierai cosa portare con te………tutte le cose materiali che avrai accumulato rimarranno qui, soldi, case, macchine, vestiti, scarpe o forse le lascerai nelle mani di chi si godrà finalmente quello che tu hai curato e tenuto da parte per paura di rovinare.
Porterai con te solo i sorrisi di chi hai amato, le parole che ti hanno emozionato, il ricordo della nascita dei tuoi figli, le coccole della tua mascotte e dei tuoi figli quando tornavi a casa dal lavoro stanca per un’ altra giornata passata a cercare di raggiungere obiettivi che potessero renderti più felice e fiera di te.
Porterai con te ogni avvenimento importante della tua vita ma anche quelli più semplici che per te hanno rappresentato istanti indimenticabili
Come godersi ogni attimo e ricordare i bei momenti per sempre ?
Vivendo il qui e ora
Cosa fare per non essere trascinata dal tempo?
Assaporare ogni giornata come se fosse l’ultima, alzarsi la mattina facendo un elenco di quelle cose che hai che possono sembrare piccole ma che in realtà sono immense .
Ho vissuto l’ infanzia di mia figlia fra impegni di lavoro e crescita personale e mentre fissavo obiettivi e traguardi anche economici, lei cresceva senza che me ne accorgessi, così sono passati 22 anni e sono diventata anche nonna, in un batter d’ali di farfalla, adesso per ricordare guardo le migliaia di foto che la ritraggono e mi rendo conto che IO c’ero che ho goduto dei suoi occhi, delle sue mani che tanto mi cercavano, dei suoi piedini che rumoreggiavano scalpitanti per poter uscire con me, delle sue lacrime dei suoi capricci delle sue paure dei suoi successi, c’ero quando aveva paura di non farcela e c’ero quando ce l’ha fatta….ma allora perché non riesco a ricordare quando le è caduto il primo dentino?
A cosa stavo pensando, dove guardavo?
Pensavo nel momento futuro, in tutto ciò che dovevo e volevo fare, ero così distratta dal fare che mi sono scordata d’essere, essere li insieme a lei, non solo con il mio corpo materiale ma con la mia anima ed il mo cuore.
Ho cercato di non farli mancare niente di quelle cose materiali che ritenevo dovessi avere, e mi sono dimentica di quella che forse lei voleva veramente, lei voleva Me, i miei sorrisi, la mia spensieratezza, i miei abbracci e miei baci. Oggi continuo a pensare che non ho sbagliato a scegliere altrimenti non sarei qui a parlare con te.
Ma oggi scelgo in modo diverso, scelgo quello che è giusto per me OGGI; scelgo ESSERE prima di FARE.
Oggi dedico dei momenti a essere felice insieme a mia nipote e mia figlia, vivo il qui e ora mi godo ogni istante, ma come ho fatto?
Ho imparato a scegliere a pormi domande giuste e di qualità, che mi aiutino a connettermi con chi sono veramente. Dobbiamo essere connessi con noi stessi, smettendo di pensare, come gli altri e la società ci giudicheranno per le scelte che facciamo, smettendo di credere d’essere solo il risultato di ciò che facciamo.
L’esperienza mi ha insegnato che un uomo non è mai così vicino al successo come quando ha conosciuto quello che chiama fallimento, perché è in quei momenti che è costretto a pensare a sviluppare un nuovo piano o a darsi un nuovo obiettivo, così ho fatto io quando ho visto che il rapporto con mia figlia sembrava perduto e non sapevo cosa fare, ….ho fatto un primo passo, mi sono prefissata nuovi obiettivi e ho iniziato ad immaginare come volevo che lei mi ricordasse l’ultimo giorno del nostro lungo viaggio insieme. Ho avuto davanti a me sempre l’immagine di ciò che desideravo insieme a lei, ed oggi sono felice e fiera d’essere riuscita a realizzarlo. È stato un obiettivo molto ambizioso, ma proprio per quello ho trovato la forza per fare ciò che a volte non avevo voglia di fare.
“Alla fine di quel meraviglioso cammino chiamato vita, ci toglieremo tutti quegli abiti con i quali ci hanno giudicato, guardato, criticato o apprezzato, e rimarremo nudi. Rimarrà solo chi siamo veramente”
Cosa è bene fare per rimanere focalizzati e tornare sulla strada giusta per noi?
- Scopri chi sei, cosa vuoi, e cosa è meglio per te.
- Prima stabilisci bene qual’è la tua destinazione.
- Pensare agli ostacoli che potresti incontrare, così di preparare un piano d’azione.
- Fare attenzione ad ogni incrocio e agire velocemente davanti agli imprevisti.
- Correggi senza essere troppo esigente con te.
- Definisci le tue priorità.
- Trovati un compagno di viaggio, che ti incoraggi nei momenti di difficoltà e scoraggiamento.
- Costruisciti un gruppo dei pari, che ti motivi a crescere e migliorare.
- Rendi il viaggio divertente.
- Sii grata per tutti i doni che hai.
- Si pronta a cambiare strada, se scopri lungo il percorso che è altro ciò che desideri.
- Sii chi sei veramente, in ogni momento, anche quando questo potessi significare, lasciare andare qualche compagno di viaggio a te molto caro.
La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta.
Il Tiziano Terziani
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