Piccoli rituali quotidiani per ricordare se stessi

Photo by Emily Bauman on Unsplash

Sono i miei spazi, i miei momenti di silenzio con profumo di incenso, con musica che scalda il mio cuore e una candela che illumina la stanza uno dei rituali quotidiani che mi riporta da me. Ho vissuto per anni un grande sonno, una specie di ipnosi che senza che mi accorgessi mi ha portato a scordare chi ero io veramente.

Mi sembrava di avere tutto e in quel tutto non c’era niente di me, cosi concentrata sul fare, sul fare meglio, ma meglio di chi, di cosa? Fare per avere dei risultati imposti da una società che ha dato degli standard che dicono chi è una perdente o una vincente. 

È tutto diventa una lotta per il trofeo, si creano separazioni e rivalità: Che vinca la migliore! Cosi concetti come sorellanza, condivisone, collaborazione, e dare rimangono solo ricordi di donne che hanno vissuto mille anni fa, Dee, sacerdotesse. Usanze come la tenda rossa dove le donne si riunivano per parlare, sostenersi, ridere e piangere rimangono solo scene di un bel film. 

Maria Maddalena non fece i suoi sermoni per vincere, non aveva quello come obiettivo ma passare un messaggio ad ogni essere umano, sapeva di essere stata scelta è quella certezza è stata quella che ogni giorno la spingeva ad andare oltre, seguiva il suo sentiero senza guardare quanto lontano andavano gli altri.

Sono sempre riuscita ad arrivare in vetta di ogni montagna che volevo scalare ma rotolavo dopo un po come travolta da una valanga, e non capivo perché non riuscivo a rimanere li. Convinzioni che nemmeno sapevo di avere diventavano una prigione, finché tornavo ancora una volta a partire verso una nuova vetta.

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Il ricordo di me è avvenuto dopo un largo sentiero, avrei voluto ricordare prima, ma so che tutto è andato come doveva andare. I sogni, i desideri più ambiziosi e una vita in abbondanza non arrivano solo da obiettivi definiti in modo corretto, utilizzando la mente, ma dalla nostra parte illuminata con la quale siamo nate ma che abbiamo allontanato da noi quando abbiamo aperto gli occhi, più o meno dai settimo anno di vita. 

Oggi i miei rituali quotidiani fanno parte della mia vita e sono alcune delle componenti del mio successo ( passato del verbo succedere ) Ogni decisione, ogni scelta sono guidate da segnali che ho imparato ad ascoltare e vedere. Oggi vivo in abbondanza e sono faro per tutte quelle donne che finalmente hanno chiuso gli occhi e si sono svegliate al loro potere interiore. i fari non scandagliano le isole in cerca di navi da trarre in salvo; si limitano a brillare, immobili. Anne Lamott

I fari non scandagliano le isole in cerca di navi da trarre in salvo; si limitano a brillare, immobili.
Anne Lamott

Ma come si sa se si è in ipnosi, se si dorme? Quali sono i sintomi?

  • Ti ritrovi a fare cose non perché ti piacciono ma per piacere agli altri. 
  • Ami per essere amata 
  • Vivi nella paura. Nella scarsità
  • Sei competitiva con gli altri
  • Ti paragoni 
  • Senti sensi di colpa
  • Hai tutto e senti che qualcosa ti manca
  • Cerchi la felicità ovunque fuori di te
  • Resti in silenzio quando vorresti urlare

Tu ti ricordi il tuo potere? 

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